Stampa     Chiudi

Angelo Sintini
Loredana Becherini sa cogliere ogni stimolo, ogni particolare, anche secondario, della realtà ed elevarlo a dignità poetica.
Un aspetto che colpisce nelle sue poesie è la riduzione al minimo della punteggiatura, quasi l'autrice non volesse interrompere lo svolgimento della vicenda personale narrata, immergendosi in una sorta di flusso di coscienza.
Nei versi c'è spesso la sensazione di uno sdoppiamento del tempo: Loredana scrive di cose che accadono in un tempo determinato ma ella è - mentre le vive - un poco in un altro tempo e c'è, da parte sua, un osservare quel tempo con un forte senso di sospensione.
Talvolta con poche parole Loredana costruisce un groviglio di sensi e si avverte una sospensione della percezione nella fissazione di un processo sensoriale.
La poesia di Loredana ha una forma ritmica che si percepisce a due livelli, cioè sia dalle parole che dalla dislocazione degli stimoli. La sua poesia infatti gioca spesso su piani narrativi diversi.
I piani narrativi creano ritmo e appena si instaura nel lettore la consapevolezza di questo, ecco che arriva un'altra immagine, uno spostamento di pertinenza, che rimanda e lascia sospesi in una sorta di bolla temporale.